08/02/15
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I Rotoli del Mar Morto su Internet
Autority israeliana, progetto richiedera' alcuni anni

GERUSALEMME - Annunciata una banca dati per mettere online i Rotoli del Mar Morto, fotografati ad altissima risoluzione, e la documentazione relativa. Lo ha annunciato oggi a Gerusalemme l'Autorita' per le Antichita' di Israele.

Il progetto pilota, la cui realizzazione richiedera' alcuni anni, ha tra i suoi obiettivi anche la conservazione e il monitoraggio delle condizioni dei preziosi rotoli tramite il ricorso a tecniche avanzate, sviluppate da scienziati della Nasa (l'ente spaziale americano).

http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 31614&opt= int

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On line i rotoli del Mar Morto

Ci vorranno ancora alcuni anni ma, a progetto concluso, una banca dati permettera' agli studiosi e al vasto pubblico di tutto il mondo di accedere via internet ai Rotoli del Mar Morto, fotografati ad altissima risoluzione, e alla documentazione relativa.

Lo ha annunciato oggi a Gerusalemme l' Autorita' per le Antichita' di Israele nel presentare un ambizioso progetto pilota che ha tra i suoi obiettivi anche la conservazione e il monitoraggio delle condizioni dei preziosi rotoli tramite il ricorso a tecniche avanzate, sviluppate da scienziati della Nasa (l'ente spaziale americano).

"I Rotoli - dice Pnina Shor, capo del dipartimento per la cura e la conservazione dei reperti - sono un patrimonio dell'Umanita' e noi pensiamo che sia nostro dovere fare in modo che siano accessibili a tutti".

I Rotoli, che furono scritti alla fine del terzo secolo a.C. e in gran parte tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C., furono scoperti da un beduino in una grotta del Mar Morto nel 1947. Comprendono il piu' antico testo scritto esistente del Vecchio Testamento (ad eccezione del Libro di Ester), oltre a salmi, inni e testi apocrifi.

I Rotoli, che hanno enorme importanza storica, religiosa e culturale, aiutano a far luce su un periodo di grandi sconvolgimenti nella storia del popolo ebraico alla fine del Secondo Tempio cosi' come sulla storia del primo Cristianesimo.

Si tratta di una vera e propria antica biblioteca che fa da perno tra il Giudaismo e il Cristianesimo. Per 35 anni un gruppo di soli dieci studiosi aveva monopolizzato la pubblicazione dei testi. A parte pochi lunghi Rotoli, tutti gli altri consistono in circa 12 mila frammenti - conservati nel Museo di Israele - che i ricercatori hanno raccolto con certosina pazienza in circa 1200 lastre. Nel 2001 ne e' stata completata la pubblicazione.

A progetto concluso, afferma la signora Shnor, chiunque potra' accedere alla banca dati, vedere i frammenti dei Rotoli a cui e' interessato, la loro trascrizione, traduzione e tutta la relativa documentazione e bibliografia.

Un problema centrale e' la conservazione dei Rotoli che sono estremamente fragili e che avevano cominciato a deteriorarsi, una volta estratti dalla grotta in cui per le particolari condizioni ambientali si erano perfettamente conservati. A questo fine l' Autorita' per le Antichita' aveva creato nel 1991 un laboratorio ad hoc e recentemente, anche con la collaborazione dei ministero per i beni e le attivita' culturali italiano e di esperti di livello internazionale, ha deciso di riconsiderare le tecniche di conservazione adottate dei Rotoli, che sono stati fotografati una sola volta negli anni cinquanta.

Da allora pero' la tecnologia ha fatto grandi passi avanti e il ricorso a imaging a raggi infrarossi ha ora permesso non solo fotografie molto piu' nette ma ha anche messo in luce testi prima illeggibili. Grazie a queste tecniche l' Autorita' ha ora cominciato la digitalizzazione dell' intera raccolta dei testi dei Rotoli.

Il ricorso alla tecnica dell' imaging spettroscopico permettera' di rilevare eventuali alterazioni nei Rotoli e di intervenire in tempo per prevenire danni.

http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsID=85235




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